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Il Bonus Ristrutturazione casa è disciplinato dall’art.16-bis del Dpr 917/86 che stabilisce la possibilità di detrarre dall’Irpef il 50% delle spese sostenute per le ristrutturazioni edilizie di un immobile fino a un ammontare non superiore a 96.000 per unità immobiliare.
Nella legge di bilancio è stato rinnovato il Bonus Ristrutturazione per il 2022, con proroga triennale fino al 2024, ciò significa che non c’è mai stato un momento migliore per ristrutturare la propria casa o condominio: richiedi subito il tuo preventivo.

1.Per quali interventi?
2.Chi può richiederlo?
3.Come richiederlo?
4.Detrazione o cessione del credito e sconto in fattura?

Bonus Ristrutturazione: per quali interventi?

L’elenco degli interventi coperti dal Bonus Ristrutturazione 2021 è davvero lungo e variegato e può lasciare incerti su quali interventi possano rientrare nella detrazione e quali no. Per fare chiarezza in materia bisogna partire dall’edificio su cui saranno effettuati i lavori: singola unità immobiliare o parti comuni in condominio?

Per le singole unità immobiliari il Bonus Ristrutturazione si applica a:

Lavori di manutenzione straordinaria

tutte le opere volte a rinnovare o sostituire parti degli edifici (ad es. Installazione di ascensori e scale, realizzazione o miglioramento di servizi igienici, sostituzione di infissi, ecc)

Interventi di restauro conservativo

tutte le opere finalizzate a conservare un immobile e assicurarne le funzionalità (ad es. eliminazione di situazioni di degrado, adeguamento altezze solai, aperture finestre, ecc.)

Lavori di ristrutturazione edilizia

tutti gli interventi volti a trasformare un edificio   in uno diverso in parte o completamente (ad es. modifica della facciata, realizzazione di mansarde o balconi, ecc.)

Eliminazione delle barriere architettoniche

realizzazione di ascensori, rampe o di strumenti anche tecnologici che facilitano la mobilità delle persone portatrici di handicap

Lavori volti a evitare atti illeciti come furto, aggressione, ecc.

realizzazione di recinzioni, infissi di sicurezza, sbarre alle finestre, ecc.

Miglioramento di isolamento acustico, efficienza energetica o efficacia antisismica

sostituzione di infissi, realizzazione isolamento o sostituzione gruppo elettrogeno con generatori a gas di ultima generazione

Anche i lavori di manutenzione ordinaria (come ad esempio la sostituzione di porte interne) possono rientrare nel Bonus Ristrutturazione 2021 anche nel caso di singole unità immobiliari se questi sono integrati o correlati a interventi di manutenzione straordinaria rientranti nella detrazione.  

Per le parti comuni di condomini:
oltre a tutti gli interventi già elencati, rientrano nel Bonus Ristrutturazione 2021 anche gli interventi di manutenzione ordinaria, ovvero tutte le opere di riparazione, manutenzione o rinnovamento di parte degli edifici (ad es. sostituzione di pavimenti, infissi, tinteggiatura, ecc) o volte a integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici.

Infine, possono essere fatti rientrare nel Bonus Ristrutturazione casa anche:

  • Le spese per la progettazione
  • Le spese per le prestazioni professionali richieste dall’intervento
  • Le spese di acquisto dei materiali
  • Le spese per la realizzazione di perizie, sopralluoghi e quelle per la relazione di conformità
  • L’imposta sul valore aggiunto, l’imposta di bollo ecc.
  • Gli oneri di urbanizzazione

Questo è solo uno schema riassuntivo di tutti gli interventi per cui puoi beneficiare del Bonus Ristrutturazione 2021, per avere un quadro più completo non esitare a contattare i nostri esperti.

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Bonus Ristrutturazione: chi può richiederlo?

Il diritto ad usufruire del Bonus Ristrutturazione casa non spetta, come si potrebbe pensare, al solo proprietario dell’immobile, ma può usufruire della detrazione anche un inquilino, comodatario o altro, purchè sostenga le spese di ristrutturazione e sia intestatario delle fatture. Nello specifico, hanno diritto alla detrazione:
  • Il proprietario
  • L’inquilino o comodatario
  • I soci di cooperative
  • I soci di società semplici
  • Gli imprenditori individuali
  • Il famigliare convivente del proprietario o componente dell’unione civile
  • Il coniuge separato assegnatario di un immobile intestato all’altro coniuge
  • Il convivente del proprietario senza vincolo di matrimonio o unione civile

Bonus Ristrutturazione: come richiederlo?

Per avere accesso al Bonus Ristrutturazione casa è necessario pagare tutte le spese detraibili tramite bonifico bancario o postale parlante, indicando:
  • il codice fiscale del beneficiario della detrazione,
  • il codice fiscale o partita IVA del beneficiario del pagamento
  • la causale
Ricorda che il Bonus Ristrutturazione può essere richiesto anche se i lavori vengono pagati con finanziamento: in questo caso sarà la società finanziaria a dover pagare tramite bonifico indicando gli stessi dati di cui sopra. A questo punto sarà sufficiente indicare nella tua dichiarazione dei redditi i dati catastali dell’immobile ristrutturato per ottenere la detrazione. È inoltre importante conservare ed esibire a richiesta alcuni documenti tra cui:
  • Concessioni e autorizzazioni all’inizio dei lavori o, se queste non sono previste una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà con data di inizio dei lavori e compatibilità degli interventi quelli previsti dal Bonus
  • Ricevute di pagamento dell’IMU (se dovuta)
  • Delibera dell’assemblea per l’approvazione dei lavori (in caso di parti comuni di condomini)
  • Fatture, ricevute fiscali e ricevute dei bonifici di pagamento di tutte le spese
Per interventi che comportano un risparmio energetico è inoltrer obbligatorio trasmettere e informazioni sui lavori realizzati all’ENEA entro 90 giorni dalla data di ultimazione. Se nonostante questa piccola guida navigare fra burocrazia e documenti vari continua a darti il mal di testa non preoccuparti: i consulenti EdilCasa saranno felici di aiutarti, contattaci subito!

 

Bonus Ristrutturazione: detrazione o cessione del credito e sconto in fattura?

Il Bonus Ristrutturazione casa prevede di poter usufruire di una detrazione pari al 50% delle spese sostenute fino ad un massimo di 96.000€.
Questa detrazione viene ripartita in 10 quote annuali di pari importo: ciò significa che avendo effettuato una spesa di 100.000, verrà comunque detratto il 50% di 96.000€ (massimale), uguale a 48.000€ in 10 quote annuali di 4.800€ l’una.
Tuttavia, il decreto rilancio ha dato la possibilità, anche per il Bonus Ristrutturazione, di cedere il credito d’imposta ottenendo uno sconto in fattura dal fornitore.
Ciò significa che se scegli di cedere il credito di imposta sulla tua spesa di ristrutturazione di 100.000 a EdilCasa otterrai subito uno sconto in fattura di 48.000€.
Questo vale anche se scegli di pagare a rate.
Inoltre, se più persone hanno diritto alla detrazione, ognuna può decidere in totale autonomia se mantenere o cedere il credito di imposta: ciò significa, per esempio, che nel caso di interventi su parti comuni di condomini ogni condomino potrà scegliere cosa fare liberamente.
Per cedere il credito di imposta dovrai comunicare la tua decisione direttamente via internet attraverso il sito dell’Agenzia delle Entrate compilando il modulo oppure rivolgendoti al CAF entro il 16 marzo dell’anno successivo a quello in cui sono state sostenute le spese.

Inoltre, il DL Sostegni ter ha introdotto a partire dal 12 novembre 2021 l’obbligo, per chi sceglie lo sconto in fattura, di presentare il visto di conformità, un’attestazione che garantisce l’esistenza dei presupposti per accedere al bonus, e l’asseverazione, ovvero una verifica della congruità delle spese ai valori stabiliti nel prezziario di riferimento del ministero della transizione ecologica.

Ricorda che in ogni fase saremo al tuo fianco per assicurarci tutto vada per il meglio con la tua ristrutturazione: richiedi subito il tuo preventivo.