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Il Bonus 110% (chiamato anche Superbonus) è un’agevolazione introdotta dal Decreto Rilancio che eleva al 110% la detrazione fiscale su spese effettuate dal 1° luglio 2020 al 30 giugno 2022 (al 31 dicembre 2022 per i lavori condominiali) per interventi volti a migliorare l’efficienza energetica degli edifici, oppure per interventi antisismici. Le detrazioni fiscali al 110% si aggiungono e assorbono quelle già previste dal Sismabonus e dall’Ecobonus.
L’introduzione del Superbonus 110% comporta la possibilità di ristrutturare la propria casa praticamente a costo zero: richiedi subito il tuo preventivo.

1.Per quali interventi?
2.Chi può richiederlo?
3.Come richiederlo?
4.Detrazione o cessione del credito e sconto in fattura?

Bonus 110%: per quali interventi?

Il Superbonus 110% costituisce un’ottima opportunità per ristrutturare casa e migliorarne l’efficienza energetica ma non è sempre facile da ottenere. Il requisito fondamentale perchè si possa usufruire del bonus 110% è effettuare interventi che garantiscano all’edificio il miglioramento di almeno due classi energetiche (o il raggiungimento della più alta classe energetica esistente), dimostrato con un Attestato di Prestazione Energetica (Ape). Gli interventi che contribuiscono al raggiungimento di questo obiettivo rientrano nella detrazione con massimali di spesa diversi. Questi interventi si dividono in: trainanti, ovvero , e trainati,.

TRAINANTI

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Tutti quei lavori che contribuiscono in maniera massiccia al miglioramento dell’efficienza energetica del condominio o dell’abitazione privata.

TRAINATI

Lavori minori, che influiscono in maniera inferiore sull’efficienza energetica ma sono collegati o complementari e al miglioramento della tua casa

Tra gli interventi trainanti troviamo:

Lavori di isolamento termico

ad es. la realizzazione di un cappotto termico. Devono interessare almeno il 25% della superficie disperdente (muri, tetto, ecc) dell’edificio o dell’unità immobiliare posta all’interno di edifici plurifamiliari.
Per questo intervento i massimali di spesa sono:
50.000€ per edifici unifamiliari
40.000€ per ogni unità immobiliare all’interno di edifici composti da 2 a 8 unità
30.000€ per ogni unità immobiliare all’interno di edifici composti da più di 8 unità

Interventi sulle parti comuni degli edifici per la sostituzione di impianti di climatizzazione

Opere per l’installazione di sistemi di riscaldamento centralizzati (pompa di calore, condensazione) di raffrescamento o di fornitura di acqua calda
Per questo intervento i massimali di spesa sono:
20.000€ per ogni unità immobiliare all’interno di edifici composti da 2 a 8 unità
15.000€ per ogni unità immobiliare all’interno di edifici composti da più di 8 unità

Interventi su edifici unifamiliari per la sostituzione di impianti di climatizzazione

Opere per l’installazione di sistemi di riscaldamento alternativi (pompa di calore, condensazione) di raffrescamento o di fornitura di acqua calda
Per questo intervento il massimale di spesa è di 30.000€

Tra gli interventi trainati troviamo:

Altri interventi di riqualificazione energetica

Già compresi nell’Ecobonus possono consistere ad es. nella sostituzione di infissi, installazione di schermature solari o nell’installazione di micro-generatori per la fornitura di energia.

Installazione di impianti fotovoltaici

Connessi alla rete elettrica e/o con sistemi di accumulo integrati.
Per questo intervento il massimale di spesa è di 48.000€ o comunque non più di 2.400€ per kW per ogni unità immobiliare

Installazione di impianti di ricarica per veicoli elettrici

In questo caso il massimale di spesa a cui è applicabile la detrazione fiscale 110% è di 3.000€

Eliminazione delle barriere architettoniche

Interventi che interessano ascensori o montacarichi o la realizzazione di ogni strumento che faciliti la mobilità delle persone portatrici di handicap

È importante ricordare che se su uno stesso immobile vengono effettuati più interventi il massimale di spesa deve essere calcolato sommando tutti i massimali relativi ai singoli interventi.
Inoltre, possono essere richieste le detrazioni fiscali al 110% anche sulle spese funzionali all’esecuzione degli interventi, come ad esempio la fornitura di materiali, la realizzazione del progetto o anche perizie, IVA, imposta di bollo, ecc.

Come vedi da questo quadro riassuntivo sono molti gli interventi che puoi effettuare spendendo praticamente zero grazie al Superbonus 110% ma se vuoi avere un quadro più accurato della tua situazione particolare non esitare a contattare i nostri esperti.

Bonus 110%: chi può richiederlo?

Possono richiedere il Bonus 110%:
  • I condomini
  • Le persone fisiche (al di fuori dell’esercizio di attività di impresa) che possiedono o detengono l’immobile
  • Gli enti o istituti autonomi case popolari
  • Le cooperative di abitazione a proprietà condivisa
  • Le onlus e associazioni di volontariato o promozione sociale
  • Le associazioni sportive dilettantistiche (solo per gli immobili o parti adibiti a spogliatoi)
Per le persone fisiche l’utilizzo delle detrazioni fiscali al 110% è consentito su un massimo di due unità immobiliari, oltre agli interventi su parti comuni. In caso di condomini possono usufruire del bonus 110% anche i possessori di sole pertinenze mentre sono esclusi dal bonus le abitazioni di lusso (categorie catastali A1, A8 e A9).

 

Superbonus 110%: come richiederlo?

Soddisfatti i requisiti base e selezionati in maniera accurata gli interventi da effettuare è comunque necessario affrontare un po’ di burocrazia per poter usufruire del Superbonus 110%.
Prima di tutto è necessario pagare tutte le spese detraibili tramite bonifico bancario o postale parlante, indicando:

  • il codice fiscale del beneficiario della detrazione,
  • il codice fiscale o partita IVA del beneficiario del pagamento
  • la causale

Il Superbonus 110% può essere richiesto anche se i lavori vengono pagati con finanziamento: in questo caso sarà la società finanziaria a dover pagare tramite bonifico indicando gli stessi dati di cui sopra.

Fatto ciò dovrai indicare all’interno della tua dichiarazione dei redditi i dati catastali dell’immobile su cui sono stati effettuati gli interventi.
Oltre a tutto questo dovrai procurarti diversi documenti tra cui:

  • il via libera del condominio per poter effettuare i lavori sulle parti comuni
  • un visto conformità da parte di commercialisti e CAF, conseguibile dopo l’avvio delle pratiche all’Agenzia delle Entrate
  • l’Attestato di Prestazione Energetica (APE)
  • Comunicazione sui lavori realizzati all’ENEA

Inoltre, a partire dal 12 novembre 2021 per avere accesso al superbonus sarà necessario ottenere un visto di conformità: un’attestazione che garantisce l’esistenza dei presupposti per accedere al bonus. Oltre a questo, sarà necessaria l’asseverazione, ovvero una verifica della congruità delle spese ai valori stabiliti nel prezziario di riferimento del ministero della transizione ecologica.

In realtà, proprio perchè il Superbonus 110% costituisce un’occasione unica per ristrutturare la propria casa, l’iter per ottenere il bonus è lungo e complesso, arrivando a comprendere fino a 36 diversi documenti da presentare.
Tuttavia, non lasciarti scoraggiare: i consulenti EdilCasa saranno felici di aiutarti non solo con la ristrutturazione ma anche con l’iter burocratico per ottenere le detrazioni, contattaci subito!

 

Bonus 110%: detrazione o cessione del credito e sconto in fattura?

Il Superbonus 110% prevede di poter usufruire di una detrazione fiscale del 110% su un massimale calcolato in base all’immobile e agli interventi effettuati. Questo significa che, potenzialmente, spendendo 100.000€ potresti riavere indietro in forma di detrazione tutto quello che hai speso più un 10% aggiuntivo, ovvero 110.000€, diviso in 5 quote annuali di pari importo.
Tuttavia, il decreto rilancio dà la possibilità di cedere il credito d’imposta ottenendo uno sconto in fattura dal fornitore.
Ciò significa che se scegli di cedere il credito di imposta sulla tua spesa di ristrutturazione di 100.000 a EdilCasa potresti vedere scontata l’intera cifra: in questo modo perderai la detrazione aggiuntiva del 10% ma potresti ristrutturare la tua casa senza sborsare un centesimo.
Questo vale anche se scegli di pagare a rate.
Se più persone hanno diritto alla detrazione (come nel caso dei condomini), ognuna può decidere in totale autonomia se mantenere o cedere il credito di imposta.

Il DL Sostegni ter ha però introdotto un’unica limitazione in tema di cessione del credito per limitare le frodi fiscali: la possibilità di cedere il credito una sola volta sia per il beneficiario diretto che per l’impresa che ricevesse il credito operando lo sconto in fattura.

Per cedere il credito di imposta dovrai comunicare la tua decisione direttamente via internet attraverso il sito dell’Agenzia delle Entrate compilando il modulo oppure rivolgendoti a un CAF abilitato.
Ricorda che in ogni fase e anche per aiutarti con la procedura di cessione del credito saremo al tuo fianco per assicurarci che tutto vada per il meglio: richiedi subito il tuo preventivo.