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Le spese per realizzare interventi antisismici rientrano da sempre nel bonus ristrutturazioni, regolato dall’art.16-bis del Dpr 917/86.
Tuttavia, il Sisma Bonus 2022, con scadenza al 31 dicembre 2024, prevede conferma le maggiori detrazioni e regole più specifiche già introdotte l’anno passato: infatti, a seconda del risultato ottenuto con i lavori e della tipologia di edificio si avrà accesso a detrazioni differenti.
Si tratta di una detrazione Irpef o Ires che può arrivare all’85% (o addirittura al 110% con il nuovo Super Sismabonus 110%, legato al famoso Superbonus 110%) su una spesa massima di 96.000€ per unità immobiliare.
Contatta subito i nostri esperti per verificare se hai accesso al Sisma Bonus e a quanto ammonta.

1.Come Funziona?
2.Chi può richiederlo?
3.Come richiederlo?
4.Detrazione o cessione del credito e sconto in fattura?

Sisma Bonus: come funziona?

La detrazione Sisma Bonus può essere ottenuta per tutti gli immobili di tipo abitativo e su quelli utilizzati per attività produttive situati in zona sismica 1 (rischio alto, PGA oltre 0,25 g), 2 (rischio medio, PGA fra 0,15 e 0,25 g) o 3 (rischio basso, PGA fra 0,05 e 0,15 g), per cui è importante verificare subito la zona sismica dove è posizionata la propria casa. Il Sisma Bonus può essere applicato a una spesa massima di 96.000€ per unità immobiliare ma la percentuale di detrazione varia a seconda del risultato dell’intervento e del tipo di immobile su cui è stato realizzato. Nello specifico sarà possibile accedere a:

Detrazione del 50%

per tutti gli interventi di miglioramento antisismico che non fanno guadagnare classi di rischio sismico all’immobile

Detrazione del 70%

Per gli interventi effettuati su singole unità immobiliari che comportino il miglioramento di una classe di rischio

Detrazione del 80%

Per gli interventi effettuati su singole unità immobiliari che comportino il miglioramento di due classi di rischio

Detrazione del 75%

Per gli interventi effettuati su parti comuni di edifici condominiali che comportino il miglioramento di una classe di rischio

Detrazione del 85%

Per gli interventi effettuati su parti comuni di edifici condominiali che comportino il miglioramento di due classi di rischio

Super SismaBonus 110%

Per gli interventi effettuati su parti comuni di edifici condominiali che comportino il miglioramento di due classi di rischio

Sono comprese nel Sisma Bonus le spese sostenute per:

  • la classificazione e la verifica sismica degli immobili
  • gli interventi sismici locali o globali
  • la prestazione di servizi, ad es. la manodopera dell’impresa edile che effettua l’intervento
  • l’acquisto dei materiali l’intervento
  • i diritti di segreteria, bolli e oneri di urbanizzazione

Come hai letto la situazione è complessa e complicata ulteriormente dall’introduzione delle nuove detrazioni legate al decreto rilancio, tuttavia le possibilità di risparmio sono concerte e ampie: se vuoi farti un’idea di quanto potresti detrarre per gli interventi sulla tua casa o condominio non esitare a contattare i nostri esperti.

Sisma Bonus: chi può richiederlo?

Il Sisma Bonus può essere richiesto sia da soggetti Irpef che da soggetti passivi Ires che abbiano sostenuto le spese per gli interventi agevolabili. In particolare, i soggetti Irpef che possono richiedere la detrazione Sisma Bonus sono:
  • Il proprietario dell’immobile
  • L’inquilino o comodatario
  • I soci di cooperative
  • Gli imprenditori individuali
  • Le società
  • Il familiare convivente del proprietario o componente dell’unione civile
  • Il coniuge separato assegnatario di un immobile intestato all’altro coniuge
  • Il convivente del proprietario senza vincolo di matrimonio o unione civile
  • Inoltre, dal 2018 la detrazione Sisma Bonus può essere usufruita anche da:
  • Enti e istituti autonomi per le case popolari
  • Cooperative di abitazione a proprietà indivisa per immobili assegnati in uso ai propri soci

Sisma Bonus: come richiederlo?

Per ottenere la detrazione Sisma Bonus bisogna effettuare tutti i pagamenti tramite bonifico bancario o postale parlante, indicando:
  • il codice fiscale del beneficiario della detrazione,
  • il codice fiscale o partita IVA del beneficiario del pagamento
  • la causale del versamento
Fatto questo è necessario indicare nella dichiarazione dei redditi i dati catastali dell’immobile su cui sono stati effettuati gli interventi per ottenere la detrazione. Oltre a questi due semplici passaggi, è importante essere in possesso dei seguenti documenti:
  • Concessioni e autorizzazioni all’inizio dei lavori o, se queste non sono previste una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà con data di inizio dei lavori e compatibilità degli interventi quelli previsti dal bonus
  • L’asseverazione della classe di rischio precedente e quella conseguibile con l’intervento
  • Attestazione di conformità degli interventi al progetto depositato
  • Fatture, ricevute fiscali e ricevute dei bonifici di pagamento di tutte le spese
Se vuoi un aiuto nell’assicurarti che tutti i documenti siano al posto giusto per ottenere il Sisma Bonus, contattaci subito, i nostri esperti EdlCasa non si occuperanno solo degli interventi sul tuo immobile ma anche di aiutarti con la burocrazia!

Sisma Bonus: detrazione o cessione del credito e sconto in fattura?

Il Sisma Bonus 2021 prevede di poter usufruire di diverse percentuali di detrazione a seconda degli interventi effettuati e del tipo di immobile interessato.
Le detrazioni possono essere richieste su una spesa massima di 96.000€ e sono ripartite in 5 quote annuali di pari importo.
Tuttavia, dal 1 gennaio 2017, hai la possibilità di cedere il credito d’imposta ottenendo uno sconto in fattura dal fornitore. Ciò significa che all’impresa che effettuerà i lavori pagherai solo la percentuale non detraibile (ad. Es. se hai diritto a una detrazione del 70% e cedi il credito al fornitore dovrai pagare solo il restante 30% di importi fino a 96.000€).
Inoltre, puoi decidere di cedere il credito a una compagnia di assicurazione che si faccia carico di tutto le spese a patto che tu stipuli una polizza assicurativa catastrofale. In questo caso potrai usufruire anche di una detrazione del 90% (anzichè del 19%) sui premi dell’assicurazione.
Infine, nel caso più persone abbiano diritto alla detrazione, (per esempio nel caso di condomini) ognuno può decidere autonomamente se mantenere o cedere il credito di imposta.

Una limitazione è stata però introdotta dal DL Sostegni ter per limitare le frodi fiscali: la possibilità di cedere il credito una sola volta sia per il beneficiario diretto che per l’impresa che ricevesse il credito operando lo sconto in fattura.
Inoltre, a partire dal 12 novembre 2021, chi sceglie lo sconto in fattura, ha l’obbligo di presentare il visto di conformità, un’attestazione che garantisce l’esistenza dei presupposti per accedere al bonus, e l’asseverazione, ovvero una verifica della congruità delle spese ai valori stabiliti nel prezziario di riferimento del ministero della transizione ecologica.

La sicurezza del tuo immobile è un tema importante per noi di EdilCasa, per questo mettiamo a tua disposizione un team di esperti pronti a garantirti interventi di altissima qualità e assistenza passo passo per ottenere il meglio dalle agevolazioni statali: richiedi subito il tuo preventivo.